L’ultimo impegno prima della sosta di novembre riserva una sfida tutt’altro che banale: SPAL-Benevento non è solo un incrocio tra due squadre ormai abituate a incrociarsi, ma anche un confronto tra due compagni di squadra in Azzurro. Per ora tra Daniele De Rossi e Fabio Cannavaro se la passa meglio l’ex centrocampista, che conta di allungare la crisi della squadra sanniti per far decollare definitivamente il rendimento dei biancazzurri. Per capire come sta il Benevento abbiamo chiesto informazioni a Ivan Calabrese, firma del quotidiano Ottopagine.it
Il Benevento non vince dalla quarta giornata e sta provando lentamente a riprendersi. La stretta attualità racconta di due pareggi contro Pisa e Bari. Come arriva la squadra, nella testa e nelle gambe, alla sfida contro la SPAL?
“Per quanto riguarda la testa è chiaro che stiamo parlando di una squadra che non vince da tantissimo tempo e questa mancanza di successi pesa molto sul morale dei calciatori e dell’ambiente. Una vittoria a Ferrara avrebbe senza dubbio un potentissimo effetto rigenerante. Per quanto riguarda la condizione fisica nelle ultime due settimane la squadra ha avuto vari infortunati. Cannavaro ha quasi sempre utilizzato quei dodici/tredici elementi in tutte le partite, portando in panchina per larga parte dei giovani. I giallorossi sono un po’ affaticati dopo questo tour de force, ma dovranno tenere duro ancora per un po’, nell’attesa che arrivi la sosta e si riesca a svuotare l’infermeria. Nonostante tutto s’è visto qualche miglioramento sul piano dell’approccio alle partite. A Bari, in particolare, la squadra avrebbe meritato i tre punti tanto desiderati”.
La diciassettesima posizione in classifica è però lo specchio di tre mesi totalmente al di sotto delle aspettative. Quali sono le cause principali che hanno contraddistinto questa partenza negativa?
“Partendo dal contesto generale, c’è da dire che la scorsa estate il Benevento ha compiuto una vera e propria rivoluzione della rosa. Sono andati ceduti diversi giocatori importanti, come Barba, Lapadula e Ionita, che sono stati sostituiti da elementi giovani. L’intenzione della società era quella di avviare un nuovo ciclo, poi però ci si è resi conto che affidarsi solo alle nuove leve poteva rivelarsi negativo, e nella parte finale del mercato sono stati acquistati calciatori utili al 3-5-2 dell’ex tecnico Caserta. Le condizioni di quest’ultimi non erano però ottimali, con la diretta conseguenza che la squadra ha visto mancare l’apporto dei più esperti, mentre i calciatori più freschi non hanno saputo imporsi, comprensibilmente, fin da subito. Un’altra problematica è stata la conferma di Caserta stesso. Una decisione che non aveva mai convinto del tutto la società, tant’è vero che dopo due giornate l’allenatore era già stato messo in discussione dal presidente Vigorito”.
L’arrivo di Fabio Cannavaro non ha portato a grossi miglioramenti sul piano dei risultati. L’ex campione del mondo si era anche dimesso, ma il presidente ha preteso che rimanesse al suo posto. Il tecnico ha le carte in regola per far risalire la classifica ai sanniti?
“Cannavaro non ha ottenuto risultati positivi perché ha ereditato una squadra non completa, con tante defezioni che sono aumentate nel corso del tempo. Il Benevento ha affrontato le ultime due gare con ben dieci infortunati, cercando di fare il massimo. Sarebbe difficile per chiunque ottenere risultati senza buona parte dei propri giocatori migliori. Il mister non è di conseguenza giudicabile, anche se i risultati parlano di un bottino magro. Credo però che grazie al suo temperamento e alla sua esperienza da calciatore possa aiutare il Benevento a risalire la china”.
Nonostante alcuni nomi importanti nel reparto avanzato (Simy, Forte, Ciano), la squadra presenta il secondo peggior attacco della serie B. È più un problema di singoli o di squadra?
“È un discorso più articolato, perché la squadra crea numerose occasioni ma non riesce a concretizzarle. Gli ultimi gol sono arrivati da due difensori su palla inattiva, su calcio di rigore con La Gumina e grazie a due tiri da fuori area. I giallorossi faticano a segnare dentro l’area di rigore, almeno da quando è arrivato in panchina Cannavaro. Manca quel guizzo finale, quel cinismo sottoporta che a questi livelli risulta spesso decisivo. C’è da dire, poi, che alcuni nomi del reparto avanzato hanno avuto diversi problemi fisici. Il gap di punti è causato in particolare dalla mancanza di gol degli attaccanti”.
Recentemente, il grande ex spallino Pasquale Schiattarella ha dichiarato che quella del Benevento sarà la sua ultima maglia. Quanto è importante la sua figura, dentro e fuori dal campo?
“Schiattarella è una figura fondamentale. Non oso neanche immaginare cosa potrebbe essere il Benevento attuale senza un elemento come lui. In mezzo a un mare di problemi il suo carisma e il suo senso di appartenenza a questi colori (è cresciuto nel settore giovanile) sono una delle poche certezze in questi primi tre mesi di stagione. Ci sono stati anche alcuni momenti di nervosismo col pubblico, causati in particolare dalla retrocessione e sfociati poi con l’avventura nella scorsa stagione a Parma. Ma il suo ritorno quest’estate è stato accolto benissimo e ad oggi rappresenta una bandiera di questa formazione. La sua presenza è fondamentale per tutti, sia per i tifosi, sia per i suoi compagni di spogliatoio”.
Alcuni elementi importanti dovrebbero rientrare dall’infermeria. Che undici titolare potremmo vedere per la gara di sabato a Ferrara?
“La buona notizia più recente è che di sicuro ci sarà Glik, perno della difesa che tornerà al suo posto dal primo minuto. Insieme a lui Leverbe e Capellini. A centrocampo spazio a Schiattarella con Karic e Improta, anche perché Acampora dovrebbe essere disponibile al massimo per la panchina. Letizia e Fulon sulla fasce. Davanti, la coppia d’attacco sarà formata da Forte e La Gumina”.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Leverbe, Glik, Capellini; Fulon, Karic, Schiattarella, Improta, Letizia; Forte, La Gumina.
INDISPONIBILI: Ciano, Veseli, El Kaouakibi, Kubica, Simy, Viviani
IN DUBBIO: Acampora,Tello
SQUALIFICATI: Pastina
IN PIU’ RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Masciangelo (D, Pescara); Paleari (P, Genoa); Karic (C, Virtus Entella); El Kaouakibi (D, Pordenone); Capellini (D, Juventus Under 23); Ciano (A, Frosinone); Kubica (A, Gornik Zabrze); Veseli (D, Salernitana); Schiattarella (C, Parma); Simy (A, Salernitana); La Gumina (A, Sampdoria); Leverbe (D, Sampdoria); Koutsoupia (C, Virtus Entella)
IN MENO RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Montipo’ (P, Hella Verona); Insigne (A, Frosinone); Ionita (C, Pisa); Barba (D, Pisa); Moncini ( A, SPAL); brignola (A, Cosenza); Rillo (D, Potenza); Muraca (p, Portogruaro); Alfieri (C, Recanatese); Masella) A, Potenza)