La striscia positiva della SPAL di Daniele De Rossi si ferma contro il Benevento di Cannavaro. Ai biancazzurri, in gol su punizione con Esposito, hanno risposto gli ospiti rovesciando il risultato in 4′ con le reti di Capellini e La Gumina. Di seguito le dichiarazioni del tecnico spallino.
LA PARTITA – “Non mi è piaciuto come abbiamo giocato. È successa una cosa simile anche con il Sudtirol, quando siamo andati in vantaggio e abbiamo smesso di giocare. Avremmo in realtà dovuto giocare sul velluto e così non è stato. Non smettiamo di lottare, ma smettiamo di giocare. Nel calcio bisogna tenere la palla quando va tenuta e vincere i duelli quando vanno vinti. Siamo arrivati a una consapevolezza sul palleggio e sul giro palla, ma probabilmente non li ho allenati abbastanza su alcuni aspetti. Dobbiamo lavorare di più anche con il mio staff per evitare di fare gli errori che abbiamo fatto oggi e con il Sudtirol. Alla fine loro non erano più preoccupati di noi e questa è una condizione che ti ammazza in campo”.
I CAMBI – “Negli ultimi minuti del primo tempo ci stavano mettendo in difficoltà, ho pensato di andare a prendere Schiattarella con Maistro e sistemarci a centrocampo. Avevo anche Murgia ammonito quindi pensavo di toglierlo per mettere qualche giocatore più offensivo. A metà primo tempo eravamo un po’ abbacchiati, perché consapevoli che stavamo soffrendo, quindi volevo dare densità e chilometri in mezzo al campo. Non so dire con il senno di poi se avrei fatto scelte diverse per quanto riguarda i cambi, perché le decisioni devono essere prese sul momento. Eravamo abbastanza compatti nel difendere, troppo bassi e non riuscivamo a uscire. Non so se i cambi abbiano inciso sulla partita: il problema è che siamo andati in vantaggio e abbiamo fatto in modo di non prendere gol. È una cosa che può starmi bene in termini di voglia, ma non dobbiamo smettere di giocare”.
ARBITRAGGIO – “Al di là dell’arbitraggio di oggi, penso che il calcio stia andando in una direzione diversa rispetto a quella che conosco. Non mi piace punire ogni singolo intervento e spezzettare il gioco così tanto. Relativamente all’arbitraggio forse alcune cose potevano essere fischiate diversamente ma non posso influire sull’arbitro. Se con il Sudtirol e oggi abbiamo fatto questa prestazione significa che c’è qualcosa che dobbiamo sistemare. Forse in undici contro undici non l’avremmo persa, ma non è questa la squadra che voglio vedere. L’espulsione di Peda? Dal campo sembrava un fallo normale. In ogni caso hanno provato a spiegarmi il motivo dell’espulsione, così come il gol annullato al Benevento. L’ho detto al quarto uomo: con questo arbitraggio forse avrei fatto 15 presenze in serie A. Diciamo che sono giovane per questo ruolo e devo mettermi al passo con i tempi, anche se mi sento un po’ nostalgico perché il calcio è fatto anche di contatti e contrasti. L’espulsione ha influito, ma di sicuro non abbiamo meritato di vince questa partita”.
I SINGOLI – “Zanellato è andato in tribuna per scelta tecnica, non c’è assolutamente nessun problema con lui. Si allena benissimo ed è uno dei centrocampisti con maggior minutaggio. Avevo molti centrocampisti disponibili e ho preferito portare giocatori in altri ruoli anche per vederli, considerando che non ho ancora avuto la possibilità con alcuni. Esposito? Lo avevo stuzzicato ieri dicendogli che me lo ricordavo bravo a battere le punizioni e lui mi ha risposto che oggi avrebbe segnato in questo modo. Oggi mi ha zittito (ride, ndr). Onestamente speravo non lo facesse e che portassimo a casa dei punti, ma Salvatore ha fatto una partita incredibile dal punto di vista del sacrificio, delle giocate e della corsa. Di solito i giocatori così bravi fanno correre i compagni, invece lui è il primo a correre dietro a tutti“.