foto Filippo Venezia
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Alla vigilia di un derby che a Ferrara manca da più di vent’anni, mister Daniele De Rossi si presenta nella sala stampa del Centro Sportivo “G.B. Fabbri” di via Copparo carico di entusiasmo. Nonostante le due sconfitte consecutive con Benevento e Brescia il tecnico vuole mantenere il morale alto e guardare positivo in vista della sfida di domenica.

DISPONIBILI/INDISPONIBILI – Non verrà convocato Almici (affaticamento al soleo della gamba sinistra), mentre Varnier probabilmente sarà nella lista ma difficilmente scenderà in campo: “Dubito possa sostenere i novanta minuti, ma è pronto per giocare. Ci andiamo cauti perché ha avuto una ricaduta, ma in campo fa tutto quello che fanno gli altri con la stessa intensità e quindi mi sembra che stia bene. L’obbiettivo è ridargli minutaggio e fargli riprendere confidenza col terreno di gioco, ma quello che vedo in allenamento mi rende molto felice”. Il resto della squadra è completamente a disposizione.

POST-BRESCIA – “Il nostro obiettivo è vincere la partita che abbiamo di fronte, perché i sogni li facciamo tutti quanti, però è inutile parlare di obiettivi stagionali quando mancano tantissime giornate in un campionato in cui ti ritrovi facilmente dalla lotta per non retrocedere ai playoff e viceversa. Dobbiamo ragionare di partita in partita e la sfida contro il Brescia ha portato sia campanelli d’allarme sia cose positive. Alcune situazioni non sono andate bene: abbiamo perso tante seconde palle e preso dei gol evitabili che hanno condizionato sia la nostra prestazione sia la valutazione della partita stessa, che secondo me non è stata neanche paragonabile a quella contro il Benevento. Quella non mi era piaciuta perché siamo stati troppo timorosi. Contro il Brescia non abbiamo fatto benissimo nel primo tempo, ma poi poi abbiamo giocato un’ottima ripresa. Poi ovviamente la sconfitta cambia la percezione delle cose che si fanno in campo”.

POSSESSO – “Di sicuro non chiedo ai giocatori di tenere il pallone perché a fine partita mi voglio gingillare davanti alla statistica del possesso palla. Il possesso serve per costruire l’azione e arrivare alla finalizzazione in maniera più controllata, mettendo i giocatori nelle condizioni di prepararsi per l’assist e concludere in rete. Ci abbiamo lavorato di più questa settimana provando ad allargare il ventaglio di scelta delle soluzioni: alcune più pulite, altre più sporche, altre ancora più dirette, andando incontro alle nostre”.

DERBY  – “So cosa vuol dire giocare un derby, mentre non posso immaginare cosa significhi non viverlo per vent’anni come in questo caso. L’attesa aumenta ancora di più l’importanza di questa partita e il significato della gioia che vorremmo regalare ai nostri tifosi. Quello con la Curva Ovest in settimana è stato un incontro cordiale. Di confronti così ne ho vissuti tanti perché ogni volta che c’era il derby si parlava a Trigoria, così come è successo anche a Buenos Aires. Ci sono in genere due presupposti per questi incontri: o cercano di metterti paura o di darti coraggio. I tifosi della SPAL hanno cercato di darci forza facendoci capire che stanno dalla nostra parte. Hanno ricordato a quelli che non sono di Ferrara, e quindi anche a me, che questo derby mancava da tanto tempo. Ma a prescindere dalla partita i tifosi provano a darti quel qualcosa in più in tutte le partite”.

MODENA – “Le caratteristiche del Modena sono simili a quelle di tante altre squadre che giocano in serie B: vanno in verticale e hanno grandi qualità individuali. Il fatto che vengano dalla serie C conta poco perché alle spalle hanno una proprietà importante che ha allestito una squadra forte. Ovviamente prepariamo questa partita come le altre, ma sappiamo che il suo valore va oltre i tre punti: al di là di classifica, obbiettivi, playoff, qui parliamo di emozioni e questa città sa darle”. 

ATTACCO – “Moncini da qui in avanti potrebbe giocare ancora al fianco di Andrea (La Mantia), Finotto, di Rabbi e di Rauti: non è certo stato accantonato l’esperimento con la formazione a due punte. Non so se in passato hanno giocato ancora con le due punte strutturate una accanto all’altra, ma a Brescia Gabriele ha fatto una partita che mi ha soddisfatto in pieno, anche se non è riuscito a segnare. Se continua così, la casella dei gol si riempirà presto. A Brescia hanno fatto una buona partita anche Rauti, che non aveva mai giocato, e Zanellato, che è partito solo una volta dall’inizio: per me è una buona notizia nell’ottica delle prossime partite. Sulle novità di formazione aspettatevi quello che vi pare, io vi lascio grande libertà di aspettativa (ride, ndr)”. 

MERCATO – “Il mercato è sia importante che non. Il direttore Lupo si sta guardando attorno, ma pensarci non è una cosa che voglio e devo fare adesso, anche perché le valutazioni le faremo nell’ottica delle prossime cinque partite. Ora il discorso è prematuro e se l’abbiamo toccato non lo vengo certo a dire in conferenza stampa. Io sono contento della rosa che abbiamo e questo sarà il mercato delle opportunità e delle occasioni, come dice il ds. Se ci sarà da fare qualcosa per migliorare la squadra la si farà. Dico sempre che ho una squadra forte: so che sbaglio, perché dovrei fare come tanti allenatori che dicono ‘ho la squadra scarsa’, ‘non l’ho costruita io’, ‘non abbiamo una lira’… (ride, ndr). Io invece amo dire le cose come stanno: siamo una buona squadra e non mancherei mai di rispetto ai miei giocatori parlando di altri prima di una partita”.

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (3412): Alfonso; Peda, Meccariello, Dalle Mura; Dickmann, Murgia, Esposito, Celia (Tripaldelli); Maistro; La Mantia, Moncini.