foto Filippo Rubin
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Molti hanno invocato un suo intervento pubblico dopo la terza sconfitta della SPAL, ma non è arrivato. Joe Tacopina ha preferito tenere per sé i pensieri sull’andamento della squadra, complici anche gli impegni professionali che nelle ultime settimane lo hanno trattenuto negli Stati Uniti. Il presidente era ripartito all’indomani di SPAL-Benevento 1-2, probabilmente convinto che quella sconfitta rappresentasse un incidente di percorso e nulla più.

Invece, meno di un mese dopo, la situazione si è fatta più spiacevole, con la SPAL che va a fare visita al Perugia (giovedì 8 dicembre ore 15) col rischio concreto di essere trascinata sul fondo della classifica di serie B. Un evento senza precedenti nella gestione statunitense, peraltro sempre contraddistinta da ambizioni di stampo completamente diverso.

Quali saranno le prossime mosse di Tacopina è difficile da dire. Intanto l’avvocato americano sta per tornare a Ferrara per incontrare la squadra e accompagnarla nella trasferta di Perugia. Verosimilmente vorrà verificare con Fabio Lupo e Daniele De Rossi cosa non sta funzionando e quali saranno le azioni da intraprendere per invertire la tendenza, anche col ricorso al mercato di riparazione di gennaio.

Gli amanti della scaramanzia saranno felici di sapere che le uniche vittorie stagionali della SPAL sono arrivate mentre il presidente era in Italia per seguire da vicino le vicende della società. Per una strana coincidenza (oppure no?) la presenza di Tacopina si è tradotta in una media punti a partita di 1,37, mentre senza di lui il dato precipita a 0,57.