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In quella che rappresentava forse una delle ultime possibilità per rimanere agganciati al treno salvezza la SPAL di Massimo Oddo batte 2-1 il Cittadella al termine di una partita di grande lotta e sofferenza. Un successo che si spera possa essere il punto di partenza per le ultime dieci giornate.

VOTO DI SQUADRA: 6,5 – Mezzo punto in più perché portare a casa i tre punti in uno scontro diretto dopo tutti gli eventi degli ultimi mesi era tutto tranne che scontato. Il piano tattico iniziale ha funzionato a fasi alterne vista la scarsa capacità di inserimento delle due mezzali e il poco coinvolgimento nella manovra degli esterni offensivi. Proprio da una combinazione tra Maistro e Fetfatzidis è nato il gol che ha sbloccato la partita. Nella ripresa, dopo dieci minuti da incubo, i biancazzurri sono riusciti a contenere il tentativo di rimonta ospite anche dopo avere subito il gol del 2-1, mettendoci tanta forza di volontà.

ALFONSO 6 – Cerca di scaldare il pubblico al 26′ con un’uscita decisamente improvvida sul lato corto dell’area di rigore. Nella ripresa il Cittadella ha diverse occasioni, ma per sua fortuna la mira dei granata lascia molto a desiderare.

DICKMANN 6,5 – Rimette in mezzo il pallone che Prati sfrutta per segnare il 2-0 e avrebbe anche la palla del 3-1 dopo una partita in cui nella metà campo avversaria aveva mostrato pochissima qualità. Dietro tiene bene, lottando con coraggio (dal 46′ s.t. ALMICI ng – Deve solo mantenere la calma)

ARENA 7 – A parte qualche momento di eccessiva confidenza col pallone tra i piedi gioca una partita impeccabile e di grande sostanza.

MECCARIELLO 7 – Poco appariscente negli interventi, ma comanda al meglio i compagni di reparto. Risolve un paio di situazioni potenzialmente pericolose.

TRIPALDELLI 6 – Due soli palloni messi in mezzo nel primo tempo, anche se con buona qualità. Non è sollecitato particolarmente in fase difensiva, se non nella parte finale, e talvolta finisce col far scelte poco comprensibili. Molto ingenuo nel causare il rigore del 2-1.

PRATI 7 – Tiene bene la posizione, controllando con abilità anche alcuni palloni di scarsa qualità che gli fanno arrivare i compagni di reparto. A inizio secondo tempo Oddo ridisegna la SPAL col 3511 e lui passa nel ruolo di mezzala, soluzione che gli permette di avvicinarsi maggiormente all’area avversaria e di segnare il suo primo gol in serie B dopo quello annullato nel turno precedente contro il Frosinone (dal 46′ s.t. ZUCULINI ng – Dentro per battagliare nel recupero)

FETFATZIDIS 7 – La SPAL fatica a coinvolgerlo e quando lo fa gli dà la palla troppo lontano dall’area. Quando però gli arriva cerca sempre di creare la superiorità numerica. Il primo tentativo verso la porta di Kastrati viene respinto da un difensore, mentre alla seconda chance con un colpo di sinistro da biliardo non lascia scampo al portiere avversario (dall’11’ s.t. RABBI 6 – Lotta come un leone, con una prestazione che in termini di statistiche sembra più da mediano che dà attaccante).

ZANELLATO 5 – Spiace dirlo, ma non ne azzecca una. Viene saltato come un birillo sulla linea di fondo in avvio, perde palloni su palloni in mezzo al campo e una volta ammonito rischia almeno un paio di volte il secondo giallo (dall’11’ s.t. MURGIA 6 – Entra per tamponare davanti alla difesa e lo fa in tutti i modi, guadagnandosi anche l’ennesimo cartellino giallo).

TUNJOV 5,5 – Schierato da mezzala più che da trequartista come immaginato alla vigilia si rende più utile in fase di copertura, come con la chiusura provvidenziale in area a fine primo tempo (dall’11’ s.t. DALLE MURA 6,5 – Entra per passare alla difesa a cinque e fa il suo dovere nel migliore dei modi).

MAISTRO 6,5 – La prima mezz’ora è quasi mani nei capelli, poi si mette in testa di voler essere determinante: regala un assist perfetto a Fetfatzidis e mette in mezzo il pallone che origina il 2-0 di Prati. In mezzo tante altre cose fatte bene.

LA MANTIA 6,5 – Fa più da regista offensivo che da vero e proprio centravanti. Si dà da fare con grande impegno e anche risultati apprezzabili in un lavoro di sponda, soprattutto sulle palle alte, davvero sfiancante che giustifica i zero tiri in porta messi a referto.

ODDO 6,5 – Sceglie sostanzialmente gli stessi uomini del mercoledì schierandoli però in campo in modo diverso, con un 4141 che aveva come obiettivo quello di sfruttare le sponde di La Mantia per gli inserimenti dei quattro giocatori dietro di lui. Il piano funziona così così anche se a sbloccarla è una combinazione Maistro-Fetfatzidis. Tergiversa un po’ troppo nel cambiare gli ammoniti e questo rischia di portare al pareggio dei veneti. Poi passa al 3511 dimostrandosi, giustamente, molto pragmatico vista la situazione.