Walter Mattioli torna sulla giornata di ieri.
“Voglio pubblicamente ringraziare la città di Ferrara. Ha vinto la nostra città: grazie di cuore a tutti, davvero. Sono arrivati tantissimi attestati di stima dopo la bellissima giornata di ieri, non solo dai vertici di Lega Pro, ma da tutte le persone che amano il calcio.
Abbiamo messo in piedi uno spettacolo che certifica, senza alcun dubbio, che Ferrara ha voglia di calcio, di quello vero però e vuole essere protagonista ai massimi livelli. Io, insieme ai miei più stretti collaboratori e alla Famiglia Colombarini, faremo di tutto per regalare alla nostra gente una squadra all’altezza delle aspettative ma soprattutto della fiducia che in noi in tanti hanno riposto sin dalla scorsa estate. Che è tanta, ed è per questo che la domenica mi arrabbio con i miei giocatori quando non rendono come dovrebbero: basterebbero due, tre partite vinte di fila e lo stadio, sono convinto, riusciremmo a riempirlo forse più di ieri. Perché qui c’è voglia, fame, qui il calcio può contare su basi solide che altrove possono solo immaginarsi e non toccarle con mano come me e chi c’era ieri sugli spalti. Mi dà fastidio sapere che c’è così tanta passione che cova e che pulsa sotto anni di cocenti delusioni e neppure questa Spal riesce a tirarla fuori. C’è bisogno di entusiasmo, non di musi lunghi, di voglia di vincere, di lottare. Tutti insieme.
Eravamo tutti emozionati per l’Italia dei giovani. Voglio ringraziare anche gli Istituti di Ferrara e Provincia che hanno accettato il nostro invito, grazie alle Scuole calcio che hanno riempito, numerose come non mai, gli spalti per questo appuntamento. Grazie naturalmente a chi ha veicolato il messaggio e ha fatto sì che il Mazza potesse contare su un apporto di quasi cinquemila persone a tifare per l’Italia e più in generale per lo sport. E un grazie, naturalmente, va a chi tanto si è adoperato nelle scorse settimane perché tutto si sia svolto come in questa estenuante tre giorni, in maniera cioè semplicemente impeccabile. Sono orgoglioso di far parte di questa famiglia biancazzurra. Grazie”.