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Lo 0-0 di Modena è deludente sotto molti punti di vista, almeno se valutato a poca distanza dal fischio finale, ma se non altro conferma che Massimo Oddo è riuscito a dare una qualche tipo di identità alla squadra seppure tra mille limiti e difficoltà.

VOTO DI SQUADRA: 6 – Il buttarsi di faccia sui palloni (cit. Oddo) si è effettivamente visto e ha contribuito a lasciare Alfonso imbattuto dopo quasi quattro mesi. Peccato non essere riusciti a sbloccare il punteggio con la bella mezz’ora iniziale: sarebbe bastata un po’ più di scaltrezza che però questa squadra ha in quantità minime. Del secondo tempo va salvata solo la determinazione a conservare un risultato messo seriamente in discussione dalla spinta del Modena.

ALFONSO 6,5 – Primi 45 minuti da spettatore o quasi: pochi pericoli e interventi sicuri. Ringrazia il palo su Ionita, soffre insieme ai suoi compagni nella mezz’ora d’assalti continui del Modena. Dice di no a Diaw su un colpo di testa ravvicinato: parata decisiva. Soffia sul destro dal limite di Giovannini. Le cose per una volta girano nel verso giusto.

DICKMANN 5,5 –  Nel primo tempo la SPAL gioca perlopiù a sinistra per alimentare le invenzioni di Maistro. Da parte sua si propone e mette anche qualche cross, come quello sul quale La Mantia sembra addormentarsi. Soffre il calo generale della seconda parte di partita fino all’uscita (dal 22′ s.t. FIORDALISO 5,5 – Fa vedere un paio di chiusure puntuali e un paio di amnesie di brividi. I suoi cross vanno abbastanza a vuoto. Comunque meno peggio di altre volte).

ARENA 6,5 – Concede nulla a Diaw, che di fatto gli scappa via solo una volta ma senza fare danni. Rischia l’ammonizione ma riesce a evitarla (dal 30′ s.t. DALLE MURA 6 – Fa il suo nella protezione del risultato).

MECCARIELLO 7 – Un autentico pilastro. Ed è questo che renderà problematica la sua assenza nella prossima partita. Falcinelli prova a metterlo in difficoltà con tagli in profondità ma non lo frega. Sbaglia qualcosina qua e là perché la perfezione non è di questo mondo, ma mette anche la testa per negare un gol a Silvestri. Prende un’ammonizione necessaria per rimediare a un suo stesso errore: gli farà saltare SPAL-Perugia.

TRIPALDELLI 6 – Intraprendente con le sue continue sovrapposizioni, anche se poco efficace nei traversoni. Fa vedere qualche buona combinazione con Maistro e Nainggolan. Si rivela affidabile nella copertura aerea contro i traversoni del Modena. Non era scontato fare bene dopo essere stato messo da parte per un po’.

CONTILIANO 6 – Avessero tutti la sua fame e la sua cattiveria! Della sua partita resta impressa soprattutto la decisa scivolata con successivo cross nelle battute finali, con la SPAL in sofferenza. Complessivamente soffre un po’ la fisicità degli avversari e non sempre trova il modo di far fluire il gioco dalle sue parti. Peccato per il tiro non impeccabile alla mezz’ora, poteva essere una buona opportunità.

NAINGGOLAN 7 – Un professore in mezzo al campo. Nel primo tempo il Modena semplicemente non trova soluzioni alle sue scorribande in zona centrale e lui, con lo spazio necessario, fa viaggiare i compagni. Solo la sfortuna gli nega un gol e per ben due volte: prima con un fantastico destro al volo al 26′ e poi con una girata da centravanti un minuto dopo. Inventa anche una buona palla per Moncini al 37. Esce a metà secondo tempo toccandosi una coscia, si spera solo per precauzione (dal 22′ s.t. TUNJOV 5,5 – Purtroppo per lui il confronto col Ninja è impietoso. Non aggiunge praticamente niente al gioco offensivo di una SPAL in affanno, ma se non altro dà una mano dietro come può).

PRATI 6 – All’inizio il suo compito sembra essere quello di tenere d’occhio Tremolada, ma ovviamente deve anche dedicarsi ad altro. Fa decine di cose utili per la squadra, mettendoci un’energia che in questo momento è indispensabile.

MAISTRO 5,5 – Ci si aspettava molto da lui dopo gli splendori e le incertezze di SPAL-Brescia e tutto sommato parte bene, gestendo la maggior parte dei palloni in zona offensiva. Tesser però gli costruisce attorno una gabbia fatta di raddoppi che non gli consente mai di puntare alla porta e sganciare il destro. Cala inevitabilmente anche lui dopo la solita ora di autonomia, ma non è un problema che lo riguarda in via esclusiva (dal 48′ s.t. ZANELLATO ng – Poco più di tre minuti d’azione).

LA MANTIA 5 – Se si trattasse di pugilato sarebbe un formidabile incassatore di colpi. Purtroppo è calcio e quindi esce ammaccato dopo ripetuti corpo a corpo con Pergreffi e Silvestri. Certo, porta a casa mezza dozzina di punizioni, ma è troppo poco per quello che dovrebbe essere il principale riferimento d’attacco. Ha due palloni giocabili in area: uno lo calcia debolmente, l’altro gli viene soffiato per scarsa reattività. (dal 22′ s.t. RAUTI 5 – Per i centrali del Modena è poco più di un fastidioso moscerino. Va al colpo di testa al 43′ su cross di Contiliano, non è certo la sua specialità).

MONCINI 5,5 – Sbuffa spesso perché non gli arrivano mai palloni puliti e gli tocca andarseli a cercare per aria o col pressing. In parte ha ragione, ma a un realizzatore puro si chiede anche d’essere chirurgico. Non lo è al 25′ quando calcia piuttosto male dopo aver scippato Gerli e poteva fare un po’ più di paura a Gagno con la deviazione di testa al 35′. Gli va dato credito di creare l’unico vero pericolo del secondo tempo con la zuccata che obbliga il portiere al tuffo sotto la curva di casa.

ODDO 6 – Voleva vedere più lucidità e l’ha vista, almeno in fase difensiva. La SPAL non è certo bella da vedere, ma almeno si intravedono quei due o tre concetti codificati che aiutano ad avere riconoscibilità. Non si vedevano da un po’ e va riconosciuto. Purtroppo si ritrova con alternative lontanissime dal livello dei titolari e su questo può fare inevitabilmente nulla.