I novanta minuti più importanti della stagione della SPAL si giocheranno contro il Perugia (domenica, ore 16.15), con il sostegno di un Paolo Mazza gremito e pronto a spingere i biancazzurri verso l’impresa salvezza. Di fronte alla squadra di Oddo ci sarà una formazione che in classifica ha appena un punto in più e sta rischiando seriamente di retrocedere dopo una stagione che fin dall’inizio è partita con il piede sbagliato. Per capire come sta la squadra biancorossa abbiamo chiesto informazioni a Gabriele Ripandelli, collega di Umbria TV.
La sfida di domenica sarà una vera e propria finale per mantenere vive le speranze di salvezza. Come ci arriva il Perugia a livello mentale e di condizione fisica?
“Sicuramente a livello mentale non è il momento migliore per il Perugia. La squadra pensava – e sperava- di riuscire a tirarsi fuori dalla lotta salvezza già da tempo, invece è ancora lì a battagliare per mantenere la serie B. La sfida con la Reggina è stata una svolta in negativo dopo l’ottimo pareggio contro il Frosinone e l’incapacità della squadra di ribaltare un risultato da una situazione di iniziale svantaggio (ben diciassette volte in stagione) ha portato poi ad altre prestazioni negative contro Modena e Genoa, passando poi per il ritiro di Cascia e il successivo pareggio per 0-0 contro il Cosenza. A livello fisico, invece, si è registrato un calo vistoso negli ultimi tempi. Il problema è parecchio preoccupante, perché se la squadra non gioca al massimo dei giri poi non riesce ad ottenere risultati utili”.
La squadra fin da inizio stagione ha incontrato grandi difficoltà, stazionando costantemente nelle zone basse di classifica. Quali sono stati i problemi principali?
“Tra i problemi sicuramente dobbiamo evidenziare l’esonero frettoloso di Fabrizio Castori dopo la sconfitta di Terni a metà settembre. Chi conosce la storia del tecnico marchigiano sa che il mister ha bisogno di tempo per lavorare e lasciare la sua impronta, non a caso dopo meno di un mese la dirigenza aveva deciso di richiamarlo, con gli umbri che intanto erano scivolati all’ultimo posto in classifica. La rosa, costruita l’estate scorsa, appariva già non all’altezza per il tipo di gioco del mister, il quale ha sempre prediletto elementi giovani, di gamba, e attaccanti in grado di aiutare in fase difensiva. Altro grosso problema è stata la mancanza di interventi decisivi nel mercato di gennaio, per una squadra che aveva un disperato bisogno di rinforzi praticamente in ogni reparto”.
Infatti a gennaio gli umbri si sono mossi con solo due innesti, a fronte di alcune partenze importanti. Dopo quattro mesi che giudizio può essere espresso sulla sessione di calciomercato invernale?
“Gli innesti in realtà sono stati tre: Capezzi a centrocampo, un elemento che si è rivelato utile ma non decisivo; Cancellieri in fascia, giovane interessante ma non ancora pronto per un campionato come la cadetteria,nonostante Castori ultimamente lo stia utilizzando di più. E Infine, in attacco, è arrivato Ekong, anche lui ancora troppo acerbo per avere sulle spalle l’eredità di Melchiorri e Strizzolo, due attaccanti che nella prima parte di stagione avevano lasciato il segno e non sono stati sostituiti nella campagna acquisti invernale. Il direttore Castagnini aveva definito la squadra come una rosa forte in grado di competere con le avversarie. Una dichiarazione figlia del classico gioco delle parti, ma a conti fatti non si è dimostrata all’altezza della grande competitività che caratterizza questa serie B”.
Come si può valutare l’operato di mister Castori nel corso della stagione attuale?
“Partiamo dicendo che Castori è il terzo allenatore con più panchine nella storia della B, oltre a vantare una carriera in cui ha sempre raccolto dei successi in tutte le squadre che ha allenato. È difficile giudicare l’operato del mister in una stagione così negativa, in cui sono tutti responsabili per l’attuale situazione di classifica. Probabilmente il tecnico risulta uno dei meno colpevoli. Le accuse che gli sono state mosse riguardano la mancanza di un piano B, di essere burbero in conferenza stampa e di non riuscire a incidere effettivamente sulle prestazioni del gruppo. La realtà però è l’assenza di giocatori e di alternative in grado di fare la differenza. Manca la qualità nei singoli che aveva invece in altre piazze dove si è confrontato. Tolti Santoro, Lisi e Casasola sulle corsie esterne, il tasso tecnico del Perugia si è dimostrato non all’altezza per questa stagione”.
A cosa si può imputare la quasi totale sterilità offensiva vista soprattutto nelle ultime giornate?
“Purtroppo non è un problema degli ultimi tempi, ma una criticità che va avanti da inizio stagione. Non c’è alcun giocatore in grado di mettere il pallone giusto, non ci sono elementi in grado di verticalizzare e il gioco si basa prevalentemente sui lanci lunghi. Per segnare servono giocatori di qualità, ma in questa squadra non ce ne sono, oltre alle assenze che si sono susseguite durante il corso del campionato”.
In vista di domenica dovrebbe recuperare Olivieri, pedina fondamentale nel gioco di Castori che è rimasto fuori per infortunio quasi due mesi. Quanto può essere importante il suo rientro?
“L’attaccante quest’anno ha segnato solo due reti e messo a referto un assist, saltando dieci partite per problemi muscolari di varia natura. Se Olivieri riuscisse a giocare le ultime partite di questa stagione travagliata sarebbe già un’ottima notizia. A patto che, va sottolineato, si dimostri il giocatore che abbiamo ammirato qui in Umbria la scorsa stagione e in parte quest’anno. Servirebbe tantissimo la sua voglia di lottare, di correre, di strappare lungo le zone del campo e di aumentare la pericolosità in zona gol”.
Che formazione possiamo aspettarci tra le fila del Grifo per la sfida del Mazza?
“Castori sembra orientato a confermare il terzetto difensivo che è sceso in campo anche nelle ultime due partite. Davanti a Furlan spazio quindi a Sgarbi e Struna ai lati del centrale Curado. In mezzo al campo pochi dubbi sul ritorno dal primo minuto di Lisi a sinistra, oltre a Casasola sulla destra e la coppia mediana composta da Santoro e Capezzi. Sulla trequarti campo è sempre vivo il ballottaggio tra Luperini e Kouan, con l’ex Palermo che parte leggermente favorito. Davanti, dato che né Matos né Olivieri sono pronti per partire dall’inizio, dovrebbero giocare Di Carmine e Di Serio”.
PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2): Furlan; Sgarbi, Curado, Struna; Casaso, Santoro, Capezzi, Lisi; Luperini (Kouan); Di Serio, Di Carmine.
INDISPONIBILI: Capezzi, Vulikic
SQUALIFICATI: nessuno
IN PIU’ DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Capezzi (c, Salernitana), Ekong (a, Empoli), Cancellieri (d, Monterosi)
IN MENO DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Moro (p, Paganese), Strizzolo (a, Cremonese), Melchiorri (a, Ancona), Beghetto (d, Pisa)